γνωθι σεαυτόν”
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conosci te stesso

 

GaneshaIl Maha Lilah è un antico gioco indù, più che un gioco uno strumento spirituale travestito da gioco, uno specchio per conoscere e riconoscere noi stessi ed i modelli di comportamento (ripetuti, compulsivi, incoscienti, problematici, dannosi) che condizionano le nostre vite e le nostre relazioni, generando sofferenze innecessarie e deviando la nostra energia psico-spirituale dalla meta finale del Viaggio: la coscienza dell’unità di tutte le cose.

Gli induisti si riferiscono al processo cosmico come lila, gioco o opera divina.

È il gioco a nascondino della Gnitività non duale con se stessa, per cui si nasconde come coscienza individuale e poi, con il Risveglio, si riscopre come Gnitività non duale universale… per così dire, poiché dal suo punto di vista tale Gnitività non si perde mai.

Il Maha Lilah è uno strumento esoterico sotto forma di gioco che i Rishi dell’epoca vedica idearono ed utilizzarono per veicolare i loro insegnamenti.

Lo spirito scientifico di tali saggi si rivolse verso l'interno per indagare la complessità dell’animo umano. Esplorando il labirinto dell'essere, gli yogi ne scoprirono settantadue stati primari, rappresentati appunto dai quadrati del gioco Lilah.

Potremmo definire questo gioco come una mappa che mostra la geografia dell’anima umana, una sorta di tavola periodica della coscienza.

Essa rappresenta graficamente gli stadi del viaggio interiore e le vie della trasformazione. Ogni casella ha un nome che porta il giocatore a meditare su quel concetto e contiene una sorta di “lezione che deve essere appresa ed integrata.

Il presupposto è che trattandosi di un gioco mistico di sincronia, il Maha Lilah si sviluppa in conformità al karma del giocatore. La sua magia e veridicità risiede altresì nel fatto che non rappresenta unascesa graduale e lineare dell'esistenza, cosa che lo renderebbe un modello idealizzato e per nulla rappresentativo dei saliscendi della vita con le sue montagne e le sue valli, le sue fasi di espansione e contrazione.

Questo dinamismo conferisce al gioco un carattere speciale e specialmente veritiero, mostrandoci chiaramente quanto illusorio sia il credere che nella vita esista lo “stabile”, il “permanente”, il “sicuro”: sperimentiamo la realtà del cadere improvvisamente, non mantenendo il livello raggiunto, o dell’innalzarci in maniera istantanea verso uno stadio superiore.

L’insegnamento del lignaggio Advaita all’interno della tradizione vedica si fonda sull’esistenza di un essere unito alla totalità di tutti gli esseri esistenti, al punto di non doversi parlare di distinti esseri, bensì di unità assoluta e totale: maschile-femminile, osservatore-osservato, unione di “agente e testimone”, una visione non-duale che include il mondo e la coscienza. Per il viaggiatore-Lilah si tratta di un grande contributo nella comprensione del Gioco giacché per l’Advaita “tutto succede qui ed ora”, ogni particella dello spazio è intrisa di conoscenza ed informazione, tutto l’Universo è Coscienza.

Il Maha Lilah può considerarsi una pratica meditativa ed allo stesso tempo uno strumento terapeutico di autoconoscenza, capace di risvegliare la consapevolezza dei propri atteggiamenti, parole, pensieri e sentimenti in relazione alla vita ed al suo senso più profondo.